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apr 7, 2011
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Un articolo apparso sulla "Difesa del Popolo", settimanale della Diocesi di Padova
gen 29, 2011
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Dal 14 di gennaio al 24 abbiamo avuto la visita di Mons. Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, insieme a don Lino Mazzocco (direttore dell'ufficio missionario di Chioggia) e a don Alberto Alfiero.

dic 10, 2010
Categoria: General
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 Presso la Casa di Formazione dell’Arcidiocesi di Bangkok, Ban Phu Waan, si é svolto dal 22 al 25 novembre 2010 il secondo incontro dei missionari italiani che operano in Thailandia. 
Croce di Aquileia
 

La "domenica esemplare" dei nostri vicini

Salgo al tempio di DoiTi, di domenica.

E' giorno di festa al tempio, ma non perché è domenica ma perché è il giorno della luna piena. I loro giorni sacri sono scanditi dalla luna: luna nuova, primo e ultimo quarto e soprattutto luna piena quando si celebrano le festività più importanti.

DoiTi è il monastero più vicino alla nostra casa:  al mattino ci giungono dagli altoparlanti i canti modulati dei monaci. S'innalza su un colle all'ingresso della città di Lamphun. Salendo per le lunghe scalinate (e penso a Monte Berico) si è accolti in un ampio porticato che corre tutto attorno ai vari edifici sacri.

Sulle pareti sono dipinte scene delle vite del Buddha, vite precedenti alla sua illuminazione; vi sono anche presentati con realismo i castighi dell’inferno che sembrano usciti dalla penna di un predicatore di quaresimali di altri tempi; ci sono poi le beatitudini del paradiso come intravviste dai fedeli buddisti. Un vero e ricco catechismo illustrato.

 

 

 

 

 

Oggi c'è vita nel tempio: vediamo fedeli seduti a chiacchierare nel porticato; mucchi di piatti e cucchiai messi ad asciugare fanno bella mostra di se’ lungo le pareti del tempio; gente sotto gli alberi discorre coi monaci; altri poi fanno le pulizie all’intenro e all’esterno del tempio.

 

 

 

 

 

Mentre illustro le scene dell'inferno a un amico, alcuni anziani che si sono attardati attorno ai loro piatti di riso ci invitano a mangiare con loro. Decliniamo l’invito dicendo che "non abbiamo ancora fame". Alla loro domanda: "Vi piace il cibo thailandese?" rispondo che sì e che soprattutto mi piace il riso "khao niaw", quello che loro stanno mangiando.. gli occhi di questi anziani si illuminano perché questo è il riso della povera gente: ha una digestione lenta per cui dà sensazione di sazietà per lungo tempo, a differenza del riso normale che un tempo era prerogativa dei ricchi, non per niente si chiama ancora "riso bello" o "riso del padrone".

 

Anche se lo so, vorrei ugualmente chiedere loro: "come mai oggi siete in tanti? la preghiera è già terminata da un paio di ore, che fate ancora qua’?"

Non conoscono la nostra terminolgia, ma potrebbero rispondermi: "E’ la nostra domenica esemplare".