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nov 22, 2010
Categoria: General
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In occasione della "Giornata Missionaria Mondiale" dello scorso 24 ottobre, alcuni cristiani di Chae Hom hanno scritto una lettera alle nostre diocesi del Triveneto. Anche se a distanza di qualche settimana, la pubblichiamo per farla conoscere come un dono che aumenta il legame di comunione tra persone che condividono la stessa speranza nel Signore Gesù e che sono in cammino nella fede. Un segno semplice e una testimonianza che ci può far riflettere sul tesoro prezioso che è la fede che abbiamo ricevuto.
nov 21, 2010
Categoria: General
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Il 28 ottobre scorso si é svolta a Chiang Mai la benedizione della residenza dei primi 5 monaci benedettini arrivati dal Vietnam circa otto mesi fa per piantare una nuova comunità monastica.
ott 18, 2010
Categoria: General
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Dal 28 agosto scorso al 5 settembre, il vescovo di Chiang Mai ha visitato del nostre diocesi del Triveneto, in particolare i vescovi delle nostre diocesi di provenienza e il vescovo di Trento, mons. Bressan, che è delegato per la nostra missione a nome della Conferenza Episcopale del Triveneto.
Croce di Aquileia
 

Il primo funerale

Nokheo  “germoglio prezioso” aveva 88 anni. Battezzata col nome di Teresa era la più anziana dei cattolici che risiedono a Lamphun. Dei dieci figli, tre erano stati battezzati ma poi per mancanza di una comunità cristiana nella città, senza una chiesa a cui fare riferimento, erano tornati alla loro tradizione buddista originaria.

Dall’inizio della mia presenza a Lamphun ero andato spesso a trovarla, portandole l’eucarestia alla domenica: era l’occasione per conversare con i figli e i vicini.

            Abbiamo celebrato il funerale buddista, non c’era modo di fare diversamente. Noi piccolo gruppo di cattolici non abbiamo ancora chiesa, cimitero.

E poi, se avessimo voluto a tutti i costi fare il rito cattolico, i figli, i parenti, i vicini non avrebbero avuto modo di esprimere la loro vicinanza alla famiglia, di far merito per la defunta.

Abbiamo celebrato la messa in casa e recitato del rosario: poi tutto e’ stato realizzato dalla gente del villaggio e dai monaci.

Io e un maestro ci siamo uniti a loro, ai cinque giorni di “festa” e il giorno del funerale abbiamo tirato il carro verso il cimitero.
Una delle figlie più volte mi ha chiesto: “orgoglioso, contento?” voleva dire: “contento di come trattiamo bene la sua fedele? facciamo bene le cose vero? facciamo anche per voi”.
Alla processione verso il cimitero in prima fila procedeva il monaco, seduto su un baldacchino, recitando le preghiere (“invita l’anima della defunta verso un luogo di pace” mi diceva una delle figlie). Seguiva la banda della scuola del villaggio. Poi un gruppo di monaci in numero dispari, alcuni nipotini ordinati “monaci davanti al fuoco” cioè per tre giorni, giusto per il funerale, poi alcune parenti vestite di bianco come le monache, infine noi tutti tirando una doppia fune che trascinava il carro.

 

 

 

 

 

 Immaginavo che il monaco recitasse, anche se in lingua e parole diverse,“venite angeli del Signore, accorrete santi del paradiso...”, che le trombe della banda ragazzi fossero le trombe degli angeli che davano l’avviso a S. Pietro di aprire le porte.

 

 

 

 

 

 

 

Alla fine una girandola di fuochi artificiali salutò l’arrivo del fuoco, facendo della pira quasi un turibolo scoppiettante.

 

            Mentre tornavo a piedi sotto il sole cocente (il funerale deve essere realizzato subito dopo mezzogiorno) la figlia mi chiedeva ancora una volta con un sorriso di soddisfazione “Orgoglioso? contento?”.