gen 2, 2012

Natale a Chae Hom


Un Natale di comunione con tutte le comunità provenienti dai villaggi: giorno di festa grande per il dono di un Dio che si fa uno di noi.
Categoria: General
Inserito da: admin

Un Natale che rinnova la gioia di sentirsi accompagnati dalla presenza concreta di un Dio che è il "Dio con noi". La luce che splende nelle tenebre ha trovato accoglienza nelle tante comunità dei villaggi che costituiscono la grande parrocchia "Regina della Pace" di Chae Hom. Fin dalla sera della vigilia la celabrazione del Natale è iniziata con un piccolo momento di preghiera in tutti i villaggi. Un semplice rito di adorazione del bambino, posto nel presepio che ogni comunità ha preparato da tempo, e l'innalzamento della stella illuminata in prossimità delle chiese. Un segno che indica una presenza in un contesto di minoranza. La stella è un modo per dare visibilità alle nostre comunità, davanti a tanti che sentono parlare di Natale, ma che non hanno un punto di riferimento per capirne il significato. 

Quella stessa stella, il giorno di Natale, è stata portata in processione da ogni villaggio. Un corteo di macchine (pick-up) con sopra i cattolici dei villaggi. Uno sciame di stelle che si è snodato sulla strada che porta al Centro di Chae Hom. Stelle che hanno raccolto la gioia di coloro che orgogliosamente le hanno preparate e portate. Stelle che diventano segno di accoglienza di un annuncio: Dio si è fatto uno di noi, perchè noi potessimo scoprirci carichi della dignità di figli. Stelle cariche di tanti fatti di vita, di gioie e di sofferenze, di paure e di speranze. Gente semplice, ma che vuole davvero dare visibilità alla propria fede con quello che è e che possiede. 

La festa è culminata con la celebrazione eucaristica, davanti alla casa. Una partecipazione di più di mille persone che hanno seguito con gioia la Messa di Natale e che ha posto davanti a quel bambino tutto quello che avevano. Come i pastori e come i Magi, molte famiglie sono venute ad adorare un segno: il bambino che racchiude il mistero dell'infinito. L'adorazione si è espressa con la bellezza e la grazia della danza, ma anche con l'offerta di doni. Segno della vita che si impasta con il lievito della fede per poi prendere visibilità in quel pane, frutto della terra e del lavoro umano, che per grazia diventa il corpo stesso di Cristo che ci nutre e ci rinnova nella speranza.

E' stato davvero una bella giornata di gioia che si è espressa in celebrazioni, danze, condivisione di cibi locali, in un clima di festa "paesana" dove nel nome di Gesù si incontrano tribù e tradizioni diverse che imparano a sentirsi unica famiglia di figli di Dio.