La vita della missione
Il nucleo fondante della comunità cristiana di Lamphun è il gruppo delle famiglie cattoliche qui residenti da parecchi anni. Gruppo che costruisce un ambiente di accoglienza per i giovani lavoratori, per gli studenti universitari, per i birmani immigrati.
La presenza di moltissimi giovani cattolici nelle fabbriche del “distretto industriale di Lamphun” è una sfida improba. E’ difficile pensare che siano la base della comunità. La quasi totalità si ferma a Lamphun per pochi anni; i ritmi di lavoro sono estenuanti (lavorano anche alla domenica). Il clima che li circonda e’ consumistico. Mancando per loro un luogo di incontro e fraternizzazione, alla domenica si ritrovano al "BigC", ipermercato della zona,oppure in qualche locale-Karaoke. Di fatto il numero dei lavoratori partecipanti alle messe è piccolo e si vedono sempre facce nuove, mentre i precedenti scompaiono.
Sarebbe necessario puntare a costituire un gruppo giovani, che sostenuti nella vita cristiana, possano essere missionari nei loro ambienti, nelle fabbriche.
L’arrivo a fine ottobre di don Giuseppe apre nuove prospettive su questo campo.Il cammino per l’annuncio è il dialogo, come da indicazioni dei vescovi asiatici: “incontro tra religioni, tra culture e incontro con la gente specialmente i poveri”.
Questa del dialogo non e’ scelta, si impone per la situazione:
- si impone perche’ a Lamphun tutte le famiglie cattoliche sono interreligiose (il marito o la moglie o i figli sono buddhisti).
- il dialogo e’ un fatto che si impone per la situazione numerica della comunita’ cattolica (trenta cattolici residenti stabili su una popolazione di 450.000 abitanti la provincia).
- infine appare chiaro da molti aspetti che Lamphun ha una forte, orgogliosa religiosita’ buddhista.
Il metodo di annuncio e’ la testimonianza: come dicono i vescovi asiatici: “raccontare la storia di Gesu’ nelle nostre vite”Stiamo cercando di farci presenti a quanti piu’ avvenimenti sociali e religiosi possibili per “abituare tutti a considerci loro fratelli” (Charles de Foucauld)
Al mercato, negli uffici, alle feste, nelle visita ai templi, nelle conversazioni con monaci e gente del popolo ci presentiamo come cattolici e come persone interessate a conoscere la loro tradizione religiosa, chiedendo informazioni su tradizioni, pratiche, significati.
Dal Natale scorso a chi ci incontra possiamo dire che siamo preti cattolici, dal momento che abbiamo un "tempio": difatti per loro un monaco è monaco se appartiene a un tempio e a un luogo ben visibile.
Stiamo facendo esercizio di contemplazione della presenza del Signore in questo ambiente e in queste vite e coltiviamo la certezza che Dio è Padre loro anche se non lo conoscono.
Un passo ulteriore nel cammino della comunità è avvenuto la scorsa Pasqua quando il Vescovo mons. Francesco Saverio Virà ha elevato la comunità di Lamphun a Parrocchia di S. Francesco di Assisi in Lamphun.
Don Giuseppe Berti ne è il parroco e don Piero il collaboratore.