Baan Kluay
Centro "Maria, porta del cielo"
Baan Kluay
Secondo al Centro di Chae Hom, per dimensioni, il Centro di Baan Kluay (‘Porta del cielo’ é un titolo della Madonna, molto caro alla gente della Cina), si trova in un villaggio thai e fa da riferimento ai diversi villaggi circostanti del gruppo etnico dei Karen provenienti dalla Birmania. É quindi un servizio offerto a questo specifico gruppo etnico. Alcuni villaggi serviti dal Centro sono:
- villaggio di Mae Yang, 25 famiglie.
- villaggio di Mae Pong, nove famiglie che vivono della raccolta di prodotti del bosco e di riso piantato sulle pendici dei monti. Non c’è strada carrozzabile per raggiungerlo.
- villaggio Mae Tom, formato da tre frazioni distanti tra loro, abitato da più di 50 famiglie karen,
- villaggio di Mae Mee, tribù karen, 20 famiglie
- villaggio di Ciok Pok, nove famiglie.
Il Centro, con una attuale capienza per 80 ragazzi, è sorto nel 2007 ed è stato inaugurato nel 2009 dal Vescovo di Padova. Dotato di una struttura, a due piani, con dormitori, refettorio (che funge anche da sala riunioni), sale studio, sala computer, cucina e lavanderie, batterie sanitarie e stanze per animatori, il coordinatore e il missionario. A fianco sorge la cappella dello stesso villaggio che viene usata sia dalla comunità locale come dai ragazzi/e delle elementari e medie-superiori che ospita. La scuola media è situata nel vicino villaggio di Thadua a pochi chilometri di distanza dal Centro e quindi facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici.
Precedentemente a questo Centro i ragazzi di questi villaggi venivano aiutati individualmente e vivevano in alcune aule della scuola stessa, in condizioni abbastanza precarie. L’urgenza della situazione e la coincidenza di alcuni benefattori ha permesso la costruzione e attivazione del Centro che attualmente é riferimento per tutti i villaggi. Il vantaggio di questo Centro è che i ragazzi, nel fine settimana, ritornano alle loro famiglie, stanno con i loro genitori, li aiutano nei lavori dei campi, nell'allevamento degli animali o dei bufali, vanno con loro nella foresta. Si cerca cioè di sviluppare l’istruzione senza che vadano perdute le tradizioni e soprattutto si affievolisca il legame familiare.
La vicinanza della struttura alla sede dell’amministrazione politica locale permette una forte collaborazione tra le due entità e uno scambio di risorse che mettono il servizio di questo Centro nella dinamica degli interventi di globale sviluppo e promozione della zona.