Missione di Chaehom
Storia della missione di Chaehom
Il 7 luglio 1997 don Pietro Melotto e don Gabriele Gastaldello, della diocesi di Vicenza, arrivano a Chiangmai accompagnati da mons. Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova, e da don Ruggero Ruvoletto, allora direttore del Centro Missionario di Padova. Dopo un periodo di studio della lingua e di esperienza presso il PIME di Lanpang, dall'ottobre del 1999 cominciano a risiedere nel Centro di Chaehom.
Il 29 giugno 1999 arrivano don Bruno Rossi e don Lorenzo Biasion della diocesi di Padova. In seguito arriva anche don Giuseppe Berti della diocesi di Verona.
Dal primo maggio 2000 Chaheom è costituita parrocchia "Regina della Pace".
Le tribù dei monti thailandesi
Entriamo a scoprire il grande mondo delle popolazioni tribali che abitano il nord della Thailandia e il sud est asiatico. Un mondo affascinante e ricco di tradizioni, un mondo nel quale i missionari del Triveneto sono entrati in contatto, lavorando appunto in questa zona.
Mentre nelle pianure abitarono grandi dinastie come a Sukhothai in Thailandia, e ad Angkor in Cambogia (che grazie al riso abbondante apportarono un notevole sviluppo economico all'impero di allora), sugli altopiani poco accessibili, le tribù continuarono ad abitare le zone montuose, senza mai scendere a valle, seguendo unicamente il ritmo delle stagioni, capace di regolare la vita nomade. Sembra che per loro il tempo si sia fermato nei secoli e ancor oggi ripetono gli stessi gesti.
La maggiore concentrazione di queste popolazioni vive tuttora nel cosidetto "Triangolo d'oro", quel tratto di terra formato dalle zone di confine tra la Thailandia, Myammar (ex Birmania) e Laos, conosciuto dal mondo occidentale per essere tra le regioni che producono la maggior parte dell'oppio presente sui mercati internazionali.
Le popolazioni che abitano le alte terre della Thailandia possono essere distinte in 6 tribù. Dal Laos sono giunti i Hmong e gli Yao mentre dalla Birmania insieme ai Karen anche Lisu, i Lahu e gli Akha.
Promozione umana
La missione cattolica di Chaehom raccoglie una ricca tradizione di attività di promozione e di aiuto. Sarebbe lungo enumerare tutte le iniziative in atto da p. Alessandro Bordignon nei suoi 15 anni di presenza:
Attività come la costruzione di una diga, gli impianti di acqua potabile in diversi villaggi, la sistemazione di gruppi di profughi senza terra, gli aiuti economici sanitari in caso di emergenza, la possibilità offerta per lo studio.
Iniziative così numerose sono state possibili grazie alla collaborazione di enti e organizzazioni straniere, amici personali di p. Alessandro, e dell'aiuto del PIME.
Evangelizzazione
La presenza cattolica in Thailandia è davvero piccola, da sembrare quasi irrilevante, appena lo 0,5% dell'intera popolazione. La popolazione thai è di tradizione buddista mentre le tribù dei monti vivono una religiosità tradizionale (un tempo definita animista).
Solo per inizio di discorso vorremmo sottolineare l'importanza vitale del lavoro fatto dai catechisti e dagli animatori di comunità. Sono loro che di fatto, contattano il villaggio, lo seguono nel primo annuncio, sono presenti nelle celebrazioni settimanali, e ci presentano i bisogni e le situazioni più urgenti.
Per noi che non conosciamo ancora bene la lingua e le tradizioni locali, sono loro che ci introducono in questo mondo. Se poi pensiamo alle tribù dei monti (Karen, Lahu, Yao) della cui lingua non conosciamo nessuna parola, la presenza del catechista e dell'animatore della comunità che vive nel luogo sono fondamentali.
In alcuni villaggi abbiamo una presenza già consolidata di cristiani con varie famiglie già battezzate, in altri sono presenti solo catecumeni.