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dic 10, 2010

Incontro missionari italiani in Thailandia


 Presso la Casa di Formazione dell’Arcidiocesi di Bangkok, Ban Phu Waan, si é svolto dal 22 al 25 novembre 2010 il secondo incontro dei missionari italiani che operano in Thailandia. 
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 Presso la Casa di Formazione dell’Arcidiocesi di Bangkok, Ban Phu Waan, si é svolto dal 22 al 25 novembre 2010 il secondo incontro dei missionari italiani che operano in Thailandia. L’incontro é stato aperto anche ai pochi missionari che lavorano in Cambogia. Una cinquantina di persone, tra sacerdoti, religiosi/e e laici, accompagnati anche da una delegazione di Italiani, rappresentanti delle istituzioni missionarie formative della Conferenza Episcopale, hanno rivolto lo sguardo sui cambiamenti sociali del sud-est asiatico per capire quali sfide le piccole comunitá cristiane dovranno affrontare nell’immediato avvenire. 
    Il tema scelto, ‘Annuncio del Vangelo di Gesù, tra carisma, cultura e profezia, nel contesto thailandese’, prevedeva l’intervento di rappresentanti qualificati della realtá locale e di testimoni della chiesa cattolica thailandese. Si desiderava comprendere l’orizzonte generale dei fenomeni socio-politici che indicano una evoluzione in atto presso la societá thailandese. Allo stesso tempo i presenti, a partire dalle loro esperienze missionarie, a volte lunghe e sofferte, tentavano di rileggere il metodo missionario e di individuarne forme nuove. La stessa analisi é stata offerta dai rappresentanti della CEI sul versante italiano: situazione sociale e politica e sfide per le comunitá cristiane alla luce delle opzioni pastorali per il prossimo decennio.
    Il clima amichevole e fraterno, in un ambiente solenne e accogliente come sono in genere le strutture della chiesa thailandese, ha trasformato l’esperienza in una occasione di aggiornamento. Molti dei convenuti hanno espresso il desiderio di reincontrarsi a breve, senza attendere molti anni, e riprendere alcuni temi di particolare attualitá. L’incontro precedente si era tenuto a Hua Hin nel 2003.
    Ció che ha catalizzato maggiormente l’attenzione di tutti é stata la notizia che nel 2015 i paesi dell’area, che conformano il gruppo ASEAN (Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Singapore, Malesia, Filippine, Brunei……….) prevedono realizzare una unitá politica-economica sullo stile della comunitá europea. Si faciliteranno scambi culturali e commerciali, si svilupperanno le forme di collaborazione tra diversi settori, sará facilitata la mobilitá delle persone ai fini lavorativi e formativi, etc. A tal proposito giá sono iniziate attivitá internazionali di ‘allineamento’ e preparazione, si sono aperti cantieri per le opere di infrastrutture di prioritá assoluta per l’intera area: costruzione di ferrovie, strade e ponti nuovi. Politicamente si da un patto di non ingerenza tra i governi membri. 
    Questo ‘progetto’, alla cui realizzazione si dedica un tempo di preparazione assolutamente insufficiente, si crede beneficerá alcuni settori della societá ma, a detta degli osservatori, causerá un aumento enorme di povertá e disagio. La stessa disparitá tra classi sociali interna ad ogni paese sará moltiplicata nel suo effetto nocivo. 
    Le realtá spirituali, in primis il Buddismo e l’Islam sembrano escluse, per ragioni interne ed esterne, da questo processo. Assieme alla Chiesa Cattolica non sono in grado di offrire un contributo percepibile al modello di societá che si imporrá. E`evidente l’estraneitá all’argomento dei principali organi pastorali, salvo qualche eccezione soprattutto legata al mondo dell’educazione. Questo corrisponde anche al ruolo che la societá thailandese attribuisce alla religione in genere: quello spirituale é un servizio all’interioritá delle persone e un supporto alla struttura nazionale di governo.
    La chiesa cattolica Thailandese sì é dotata di un piano pastorale, presentato dal Presidente della Conferenza Episcopale Thailandese, Mons. Louis Chamniern Santisukniram, che pur avendo a mente il 2015 come obiettivo, evidenzia la preoccupazione per la formazione delle piccole comunitá di fede sperse nel territorio.
    Le liturgie sono state presiedute dai Pastori locali con cui i missionari italiani collaborano e con cui la Chiesa Italiana mantiene un rapporto di comunione e cooperazione. 

Ecco alcuni video che parlano di questa bella esperienza di incontro:

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